Recensione “Cento poesie d’amore a Ladyhawke” di Michele Mari

Recensione “Cento poesie d’amore a Ladyhawke” di Michele MariCento poesie d'amore a Ladyhawke di Michele Mari
Pubblicato da: Einaudi il 27/02/2007
Generi: Poesia
Pagine: 105
Formato: Copertina Flessibile
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Recensione senza spoiler

Esordio poetico di uno dei migliori scrittori italiani in circolazione, questo libro è un concentrato di contraddizioni. Colto e citazionistico, ma immediato alla lettura, autobiografico e «vero» nei contenuti. Romantico e sentimentale nella tonalità di fondo, ma attraversato da un'ironia che si incastona negli snodi strutturali del libro, oltre che nelle sue pieghe più visibili. Testimonianza di un'ossessione privata, ma anche lucida analisi dei mostri che possono dominare la mente dell'uomo.


Metto le mani avanti dicendo sin da subito che non ho mai letto – di mia volontà – un libro di poesie. Questa per me è stata un’esperienza nuova che ho atteso con molta curiosità.

Contenuti

Questo libricino contiene 100 poesie che l’autore, Michele Mari, dedica a un’anonima amante, chiamata nelle poesie “Ladyhawke”. Le poesie hanno alti e bassi. Entrano in gioco sicuramente i gusti personali e quanto una poesia ci riguarda, ma non tutte le poesie sono state per me interessanti o piacevoli. Alcune però le ho apprezzate così tanto da inserire dei piccoli post-it come segnalibro, cosa da me mai fatta perché a “rovinare un libro” mi piange il cuore. In questo caso, però, l’idea di poter rileggere in futuro questa raccolta di poesie e vedere quali sono state le mie preferite ha preso il sopravvento. Le poesie hanno la giusta quantità di umorismo e pensieri d’amore (questi ultimi, almeno per me, a volte molto “bambineschi” e imbarazzanti). L’umorismo è subdolo e mai da farti rotolare a terra, ma è uno stile che apprezzo e che spesso strappa un sorriso.

Edizione

L’edizione l’ho trovata incredibilmente affascinante. Tascabile (veramente tascabile, non come certi “””tascabilI””” larghi almeno 30cm), non avevo mai visto un libricino così piccolo. Copertina pulita, senza nulla di speciale, cosa che a quanto mi è parso di vedere è in comune con tutti i libri di poesia Einaudi. Ottimo!
La copertina, così come le pagine, sono piacevoli al tatto e di alta qualità. Non ho trovato nessun errore di stampa in tutto il volume. Per via di come è stata fatta la numerazione delle pagine, la poesia numero 100 in realtà si trova a pagina 102. Un vero peccato, un dispiacere infinito, ma chiudiamo un occhio.

Conclusioni

Un ottimo libro che per me è stato anche un’esperienza nuova e meravigliosa. Alta qualità sia dell’edizione che dei contenuti, anche se purtroppo ho apprezzato solo una piccola parte delle poesie.

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