Recensione “Factotum” di Charles Bukowski

Recensione “Factotum” di Charles BukowskiFactotum di Charles Bukowski
Pubblicato da: TEA Generi: Narrativa
Pagine: 180
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Recensione senza spoiler

Un romanzo avventuroso e osceno, divertito e disperato, sboccato e insieme lirico. Il protagonista è un vero factotum che attraversa l'America "on the road", vivendo alla giornata, pronto a seguire il primo richiamo. Ma inseparabili compagni di vita sono l'alcol, vero e proprio rito quotidiano; il sesso, intenso, sfrontato e spesso brutale; la miseria, costante; i lavori precari e sempre manuali. È un'esistenza disperata, amara, sgradevole e libera, descritta con un realismo sporco, inconfondibile.


Riassunto brevissimo

Bukowski racconta di diversi lavori che prova a fare in giro per l’America, con ovviamente tanto sesso e tanto alcool.

Recensione

In Post Office Bukowski racconta dei suoi anni alle poste, in Donne) parla delle donne che ha avuto e del suo rapporto con esse, in Factotum invece il fulcro centrale dell’opera è il lavoro. Bukowski racconta dei diversi lavori per cui viene assunto e dai quali viene licenziato dopo poche settimane – o giorni – per i più disparati motivi. A fare da contorno a questo vi sono i soliti elementi di tutti i libri di Bukowski: sesso, alcool, degrado. Nulla di eccezionale, le vicende raccontate sono tutte inedite (almeno rispetto a Donne e Post Office), ma avevo la continua sensazione di averle già lette.

Edizione

Edizione con copertina molto flessibile, nessun errore, tascabile. Il design della copertina non mi ispira per niente e in più, senza averlo mai letto, ha iniziato a piegarsi verso l’esterno (forse così è troppo flessibile).

Conclusioni

Avendo già letto Post Office e Donne, non ho trovato molto di nuovo. Fosse stato il mio primo libro di Bukowski avrei forse avuto un’opinione diversa, quindi gli dò comunque 4 stelle.

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