Recensione “Nevernight. I grandi giochi” di Jay Kristoff

Recensione “Nevernight. I grandi giochi” di Jay KristoffNevernight. I grandi giochi (Libro secondo degli accadimenti di Illuminotte) di Jay Kristoff
Serie: Gli accadimenti di Illuminotte #2
Pubblicato da: Mondadori il 05/09/2017
Generi: Fantasy, Young Adult
Pagine: 467
Formato: Copertina Rigida
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Recensione senza spoiler

Mia Corvere, distruttrice di imperi, ha trovato il suo posto tra le Lame di Nostra Signora del benedetto omicidio, ma sono in tanti all'interno della Chiesa Rossa a pensare che non se lo meriti. La sua posizione è fragile, e non si sta affatto avvicinando alla vendetta cui agogna. Ma dopo uno scontro letale con un vecchio nemico, Mia inizia a sospettare quali siano i veri moventi della Chiesa Rossa. Al termine dei grandi giochi di Godsgrave, Mia tradisce la Chiesa e si vende come schiava per avere la possibilità di mantenere la promessa che ha fatto il giorno in cui ha perso tutto. Sulle sabbie dell'arena, Mia trova nuovi alleati, feroci rivali e domande ancora più incalzanti sulla sua affinità con le ombre.


Nota: La recensione potrebbe contenere spoiler.

I grandi giochi è il secondo libro della serie Nevenight di Jay Kristoff, serie con protagonista Mia Corvere, una ex-nobile ora assassina/gladiatrice. Nel primo libro Mia aveva uno scopo e per raggiungerlo ha dovuto seguire una scuola di assassinii, mentre in questo secondo capitolo Mia ha ancora lo stesso scopo, ma stavolta per raggiungerlo segue una scuola di gladiatori. La trama di base non è molto diversa dal libro precedente.

Trama

Sulla trama di Nevernight. I grandi giochi non c’è molto altro da dire, in quanto molto simile al primo libro. Ci saranno molti colpi di scena, alcuni un po’ forzati per poter scrivere il terzo libro. Avrei preferito che l’epopea di Mia Corvere iniziata in Nevenight. Mai dimenticare si concludesse in questo libro, creando poi un nuovo scopo per il libro successivo.
Per intenderci, in Six of Crows i personaggi hanno uno scopo e questo viene risolto alla fine del libro. In Crooked Kingdom, il suo seguito, lo scopo è totalmente diverso, nuovo, il che rende la lettura fresca. Nevernight invece utilizza lo stesso scopo per tutti e tre i libri, rendendolo leggermente ripetitivo.

WorldBuilding

In Nevernight. I grandi giochi l’ambientazione si sposta su un mondo più simile all’antica Roma, con gladiatori e giochi nelle arene. Non sono assolutamente un esperto di quel periodo storico, ma ma mi è sembrato tutto molto credibile

Personaggi

Rispetto a Nevenight. Mai dimenticare, qui i personaggi subiscono un cambio drastico di personalità e di posizione. Coloro che erano alleati diventano nemici, i nemici sono ora migliori amici e amanti.

Stile di scrittura

Anche in questo capitolo tornano le note a piè di pagina scritte in prima persona dall’autore. Se nel primo libro non mi erano dispiaciute, in questo mi sono dovuto ricredere. Stavolta sono in numero minore, ma quando ci sono risultano essere troppo lunghe e logorroiche. Anziché approfondire l’universo di Nevernight spesso parlano di avvenimenti storici inutili ai fini della trama o dell’approfondimento.

Sono inoltre presenti molte più scene di sesso rispetto al libro precedente, alcune anche molto esplicite.

Edizione

Questo è il primo libro della serie Nevernight che leggo in edizione cartacea. Il lavoro fatto da Mondadori è sublime, tenere in mano questo libro è un piacere al tatto e agli occhi. Sono un grandissimo fan del bordo delle pagine colorato, qui presente in tre varianti (cambia colore a seconda del volume).

Le mappe sono ben fatte, utili e sopratutto leggibili (totalmente l’opposto di quelle della serie del Trono di Spade).

Conclusioni

Un ottimo libro, piacevole da leggere anche se non esente da difetti. Non migliora né peggiora il capitolo precedente.

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