Recensione “Il Trono di Spade: Libro terzo delle cronache del ghiaccio e del fuoco” di George R. R. Martin

Recensione “Il Trono di Spade: Libro terzo delle cronache del ghiaccio e del fuoco” di George R. R. MartinIl Trono di Spade: Libro terzo delle cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin
Serie: Cronache del ghiaccio e del fuoco #3
Pubblicato da: Mondadori il 29/10/2013
Generi: Fantasy
Pagine: 1213
Formato: Copertina Rigida
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Recensione senza spoiler

Dopo la morte di re Renly Baratheon gli avversari che si contendono il Trono di Spade sono ridotti a quattro; il gioco di alleanze, inganni e tradimenti si fa sempre più spietato, sempre più labirintico, e l'ambizione dei contendenti non ha limite. Sui quattro re e sui paesaggi già devastati dalla guerra incombe la più terribile delle minacce: dall'estremo Nord un'immane orda di barbari e giganti, mammut e metamorfi sta lentamente scendendo verso i Sette Regni. E con il "popolo libero" dei bruti, un pericolo ancora più spaventoso si avvicina: gli Estranei, guerrieri soprannaturali che non temono la morte. Perché l'hanno già conosciuta? Gli indeboliti, dilaniati guardiani della notte sanno che i loro giorni potrebbero essere contati. Spetterà a Jon Snow, il bastardo di Grande Inverno, ergersi per una disperata, eroica, ultima difesa. Forse, la guerra per il potere supremo è ancora tutta da giocare.


Nota sugli spoiler: Il terzo libro del Trono di Spade corrisponde alla terza stagione della serie TV e a metà della quarta. Le parti con spoiler avranno un avviso prima e saranno inizialmente bloccate.

Subito dopo aver finito il secondo libro del Trono di Spade, mi sono catapultato di nuovo a Westeros leggendo il terzo volume della saga, ancora un po’ deluso dal precedente. Purtroppo ho trovato il secondo volume molto sottotono rispetto al primo, quindi leggendo il terzo avevo aspettative molto alte.

Fortunatamente sono state soddisfatte! Ad ora, questo capitolo è il migliore di tutta la saga.

Trama

La trama finalmente si infittisce e risulta interessante a tal punto che il libro precedente, a confronto, pare il capitolo prologo.

Il seguente paragrafo è senza spoiler, ma nel caso lo vogliate leggere con l’aggiunta di spoiler andate poco sotto.

I re iniziano a cadere, chi in modo piacevole e chi in modo tragico, tanto da obbligarmi a fermare la lettura per fissare la parete e cercare di assimilare ciò che avevo appena letto.
I bruti si fanno avanti e con loro anche gli Estranei, i quali fanno in questo libro la loro prima comparsa vera e propria.
Nascono nuovi misteri, nuovi complotti, scopriamo verità che distruggeranno tutto ciò che pensavamo di aver capito.
Alcuni personaggi subiranno notevoli cambiamenti di personalità o di vita.

Quanto scritto sopra, ma con spoiler:

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I re iniziano a cadere, chi in modo piacevole (ciao Joffrey, grazie per tutto) e chi in modo tragico (Robb…), tanto da obbligarmi a fermare la lettura per fissare la parete e cercare di assimilare ciò che avevo appena letto. I bruti si fanno avanti e con loro anche gli Estranei, i quali fanno in questo libro la loro prima comparsa vera e propria. Nascono nuovi misteri (l’Estraneo che aiuta Samwell), nuovi complotti (Ditocorto), scopriamo verità che distruggeranno tutto ciò che pensavamo di aver capito (Ditocorto… ancora). Alcuni personaggi subiranno notevoli cambiamenti di personalità (Catelyn Stark, anche se “personalità” è dir poco) o di vita (Tyrion, cosa farai ora?!).

Tutto questo rende il terzo libro il più emozionante, il più sconvolgente e il più audace libro della saga, almeno fino ad ora. L’unica nota negativa è che, considerando quante cose sono nuove e non concluse in questo libro, c’è il rischio che il quarto capitolo sarà dedicato solamente a chiudere certi eventi lasciati in sospeso e, proprio come il secondo libro, potrebbe essere utilizzato solo come intermezzo tra due libri di calibro decisamente maggiore.

Personaggi

Al terzo libro quasi tutti i personaggi raggiungono la completezza. I nuovi personaggi sono pochi, Martin si concentra maggiormente a caratterizzare quelli che già conosciamo. Capiamo le motivazioni dietro molte delle loro scelte e del loro carattere, approfondiamo diverse relazioni, ritroviamo vecchie conoscenze andate perdute. In pratica, in questo libro viene fatta chiarezza su molti elementi.

Grazie a questo incredibile approfondimento i personaggi del Trono di Spade risultano essere tra i più complessi, profondi e realistici che abbia mai letto

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L’unico personaggio il quale, anziché evolversi come tutti gli altri protagonisti, è rimasto identico ai precedenti libri è Arya Stark. I suoi capitoli servono per introdurre altri personaggi e per farci dire ‘Accidenti, c’era quasi!’ per tutto il libro, senza portare nessun approfondimento al suo personaggio.

Edizione

Come per le altre recensioni della saga, cito inizialmente quanto dissi a proposito del primo libro:

L’edizione da me letta è l’ “Edizione Lusso”, un nome tanto eccentrico per definire un libro con copertina in cartone lucido. L’edizione a primo impatto è bella, con la copertina in stile pelle di drago e lo stemma di casa Stark Lannister Targaryen. In realtà la qualità effettiva del prodotto è molto mediocre: la copertina si rovina subito con la lettura, rompendosi e “consumandosi”, le pagine sono leggerissime e sottili. A inizio libro ci sono due diverse mappe, molto belle ma così piccole da essere inutilizzabili, mentre la lista genealogica a fine libro è molto utile e comoda.

Questo libro è il più massiccio dell’intera saga, grazie alle sue 1200 e passa pagine, per questo motivo è afflitto ancor più dai problemi di consumo della copertina, la quale a fine lettura risulta essere crepata su tutto il bordo d’apertura del libro. Edizione di lusso mica tanto.

Alcune note su George R.R. Martin

George R R Martin

Scrittore statunitense (n. Bayonne, New Jersey, 1948). Conseguita la laurea in Giornalismo (Northwestern University, Evanston), nel 1971 ha iniziato a pubblicare i suoi racconti fantascientifici su diverse riviste specializzate; si ricorda in proposito A song for Lya (1973), vincitore del Hugo Award. Nella prima metà degli anni Ottanta ha ottenuto il favore della critica con romanzi quali Fevre dream (1982) e The armageddon rag (1983). Le vendite però non erano tali da garantirgli entrate consistenti, così si è dedicato per qualche tempo alla sceneggiatura di serie televisive; tra queste Beauty and the beast, di cui è stato anche produttore esecutivo. La fama internazionale è arrivata nel 1996 con la pubblicazione di A game of thrones, primo capitolo della saga fantasy A song of ice and fire: tradotta in diverse lingue (tra cui anche l’italiano), ha ispirato la fortunata serie televisiva Game of thrones (HBO, 2011). Tra le sue opere più recenti occorre segnalare: A dance with dragons (2011; trad. it. 2012); The princess and the queen (2013; trad. it. 2014); Dangerous women (2013; trad. it. La ragazza nello specchio, 2015); Fire & blood (2018; trad. it. 2018); The winds of winter (2021).

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