Recensione “La regina degli scacchi” di Walter Tevis

Recensione “La regina degli scacchi” di Walter TevisLa regina degli scacchi di Walter Tevis
Pubblicato da: Mondadori il 26/01/2020
Generi: Narrativa
Pagine: 322
Formato: Copertina Flessibile
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Recensione senza spoiler

Finita in orfanotrofio all'età di otto anni, Beth Harmon sembra destinata a una vita grigia come le sottane che è costretta a indossare. Ma scopre presto due vie di fuga: le pillole verdi, distribuite a lei e alle altre ragazzine dell'orfanotrofio, e gli scacchi. Il suo talento prodigioso è subito lampante; una nuova famiglia e tornei sempre più glamour e avvincenti le permettono di intravedere una nuova vita. Se solo riuscisse a resistere alla tentazione di autodistruggersi... Perdere, vincere, cedere, resistere: imparare, grazie al gioco più solitario che ci sia, a chiedere aiuto, e a lasciarselo dare.


Qualche settimana fa ho iniziato a giocare a scacchi per pura curiosità, senza nessun particolare motivo. A distanza di qualche giorno la Oscar Vault ha messo a disposizione l’eARC del libro La regina degli scacchi e io, colto dalla curiosità, ho deciso di leggerlo subito. Ho quindi cominciato la lettura senza avere un’approfondita conoscenza degli scacchi e senza aver mai visto la serie tv su Netflix e, inaspettatamente, mi sono trovato a leggere uno dei migliori libri che abbia mai letto.

Trama

La storia segue la vita di Elizabeth Harmon, un’orfana con un’innata dote per il gioco degli scacchi. Seguiamo solo gli avvenimenti principali saltando spesso molti anni della sua vita, cosa che velocizza molto il romanzo. Non ci sono infatti tempi morti o parti riempitive, tutte le pagine hanno uno scopo ai fini della formazione del personaggio o del proseguimento della storia.

Personaggi

Elizabeth Harmon è un personaggio forte e indipendente, con una profonda caratterizzazione ricca di sfumature e tra le più realistiche che abbia mai letto. Le sue azioni sono sempre credibili e adatte al personaggio e ciò contribuisce a rendere questo libro molto realistico.

Gli altri personaggi sono tutti di supporto e nessuno di essi può essere definito come secondario, secondo me. Il libro è incentrato sulla storia di Elizabeth come se fosse una biografia e credo che questo sia riuscito benissimo.

Incontri

Walter Tevis descrive le partite di scacchi in modo egregio riuscendo a rendere emozionante uno dei giochi più lenti che esistano. Partite dalla durata di quattro ore vengono riassunte in poche pagine, ma riuscendo comunque a farci percepire la fatica dei giocatori. Non capivo appieno i movimenti sulla scacchiera, ma l’autore è riuscito comunque a tenermi col fiato sospeso, cosa che raramente succede quando leggo di combattimenti.

Conclusioni

Un’ottimo libro sia per gli appassionati di scacchi che per chi non ne sa nulla, anche se per quest’ultimi le descrizioni degli incontri potrebbero risultare noiose.

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