Recensione “Starship Troopers” di Robert A. Heinlein

Recensione “Starship Troopers” di Robert A. HeinleinStarship Troopers di Robert A. Heinlein
Pubblicato da: Mondadori Generi: Fantascienza
Pagine: 342
Formato: Copertina Flessibile
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Recensione senza spoiler

In un futuro molto lontano, in una società in cui l'eguaglianza è un diritto che si conquista con un duro addestramento militare, Johnny Rico vuole essere un cittadino completo. Figlio di un uomo senza diritti civili, cerca il riscatto arruolandosi nella Fanteria dello Spazio, il corpo militare che caccia i temuti Ragni, creature evolute lanciate alla distruzione della terra. Sul campo di battaglia imparerà come e perché combattere, imparerà che dalla sofferenza nasce il coraggio e la comprensione di un destino difficile, imparerà che nel viaggio infinito tra le stelle ci si può dimenticare perché si è partiti e dove si vuol arrivare. E il transitare, come nella storia di Odisseo, è la cosa più vicina alla verità. Vincitore del premio Hugo, il romanzo suscitò numerose polemiche per la sua esplicita ideologia. A distanza di molti anni è ormai riconosciuto come uno dei più grandi classici della fantascienza, amato anche dalle ultime generazioni. Starship Troopers è ora uno spettacolare film diretto da Paul Verhoeven e distribuito in Italia dalla Buena Vista International.


Starship Troopers inizia con una scena d’azione su un pianeta alieno con il nostro protagonista che lancia bombe in punti casuali per poi ritirarsi.

Finito questo primo capitolo il libro diventa il diario di un soldato di un ipotetico futuro. Viene descritto l’arruolamento, l’addestramento e ogni singola giornata militare del protagonista, ma della fantascienza o dell’azione non si vede nemmeno l’ombra.

Per tutta la durata del libro si parla di ranghi, addestramenti, tattiche, tutte cose particolarmente noiose per chi non è interessato a questi argomenti e sopratutto per chi si aspettava un libro di fantascienza.

Solo il capitolo iniziale e quello finale trattano di fantascienza militare, ma lo fanno in modo piuttosto patetico, come se fossero stati scritti solo per poter definire il libro “fantascientifico”. I capitoli possono essere riassunti in questo modo: “Siamo scesi su questo pianeta, lo scopo è distruggere tutto. Abbiamo lanciato bombe a caso grazie  alle nostre tute fantascientifiche che fanno tutto loro. Qualcuno è morto.”

Il protagonista è blando e poco memorabile. Tutti gli altri personaggi sono solo utilizzati come supporto al protagonista e non hanno nessuna profondità.

Conclusioni

Un libro estremamente noioso. Sconsigliato.

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